Per promuovere e sviluppare il risparmio e l’efficienza energetica sono attualmente presenti incentivi fiscali estremamente interessanti con la quale è ancor più conveniente scegliere soluzioni impiantistiche per migliorare il comfort domestico e risparmiare concretamente sui costi delle nostre bollette. Di seguito troverete le informazioni utili sulla procedura da seguire per usufruire delle detrazioni fiscali e richiedere gli incentivi sulla sostituzione dei vecchi impianti.
Detrazioni Irpef del 50% che riguardano le spese sostenute per eseguire lavori di ristrutturazione edilizia e manutenzione ordinaria e straordinaria.
Detrazioni Irpef del 50% e 65% che riguardano le spese sostenute per eseguire interventi di efficientamento energetico.
È un contributo statale che incentiva interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Il Conto Termico 2.0, entrato in vigore il 31 Maggio 2016, è un meccanismo di incentivazione volto a promuovere due tipologie di interventi migliorativi, uno relativo all'efficienza energetica di edifici già esistenti, l’altro relativo alla produzione di energia termica a partire da fonti rinnovabili. La direttiva è stata rinnovata rispetto a quella introdotta dal D.M. 16/02/2016: riconosce un incentivo per la sostituzione totale dell'impianto di climatizzazione con uno di potenza termica equivalente utilizzante pompe di calore elettriche essendo tecnologie rinnovabili in grado di fornire energia termica per la climatizzazione invernale. Il valore dell'incentivo è funzione delle prestazioni della nuova pompa di calore.
Due sono le tipologie di soggetti interessati, per le quali sono presenti canali di richiesta adeguati:
Premettendo che i lavori per cui è possibile usufruire dell’incentivo riguardano gli edifici esistenti già dotati di impianti di climatizzazione, anche in questo caso si possono distinguere due categorie d’intervento:
La distribuzione è adeguata in base alla cifra da elargire: se l’incentivo è inferiore a 5.000 €, l’ammontare è ceduto in un'unica rata, altrimenti si predispone un sistema di rateazione diluito tra 2 e 5 anni. In base al principio di cumulabilità, comunque, l'incentivo è indipendente dal costo dell’intervento e non può eccedere il 65% delle spese sostenute.